Blog / Formazione / 11.06.2020

Metodo Agile

Metodo Agile

Oggi molto spesso la gestione aziendale si deve adattare alle nuove condizioni di produzione,  caratterizzate da altissima competizione e richieste di maggiore produttività, velocità e qualità. I principi del management tradizionale non bastano più proprio per la natura sempre più complessa dei progetti da gestire. Le aziende, dunque, per affrontare i progetti complessi utilizzano due tecniche evolute di project management: il metodo Agile e Scrum.

Il metodo Agile è basato sull’interazione continua con gli stakeholder, la cui soddisfazione è determinante per la riuscita del progetto.

I principi che devono essere rispettati perché un metodo possa definirsi Agile sono questi:

1. Gli individui e le interazioni più che i processi e gli strumenti.
2. Il software o il sito funzionante più che la documentazione esaustiva.
3. La collaborazione col cliente più che la negoziazione dei contratti.
4. Rispondere al cambiamento più che seguire un piano.

Il metodo Agile si basa sulla possibilità di realizzare un progetto per fasi, chiamate “sprint”. A ogni sprint corrisponde una nuova funzionalità e viene verificata la soddisfazione del cliente, a cui viene mostrato il lavoro svolto fino a quel punto. In questo modo si possono apportare modifiche al progetto agilmente appunto, abbattendo i costi di produzione, evitando sforzi economici inutili all’azienda con possibili fallimenti.

Il metodo Agile più diffuso è lo Scrum, adatto a progetti complessi e innovativi. La metodologia prevede la divisione del processo di gestione di un progetto in brevi cicli di sviluppo che durano da una a quattro settimane in modo tale da riuscire a coordinare lo sviluppo del prodotto con le esigenze del cliente.

Il processo prevede un approccio incrementale che ottimizza, passo dopo passo, la prevedibilità ed il controllo del rischio.

Il metodo si basa sui principi della trasparenza, dell’ispezione e dell’adattamento.

  • trasparenza: tutti i partecipanti al progetto conoscono lo scopo del lavoro e sanno esattamente cosa stanno facendo gli altri membri del team
  • ispezione: si basa sul concetto di controllo empirico, cioè ogni iterazione ed incremento sono misurati in base alle metriche decise prima di apportare modifiche alle iterazioni successive
  • adattamento: il team di sviluppo si adatta ai risultati dell’ispezione e ripianifica il lavoro in base a questi per portare maggiore valore al cliente  

Le componenti principali di Scrum si dividono in:

  • ruoli: sono 3 (scrum master, product master, product owner) e lavorano in stretta connessione in modo da assicurare un veloce e continuo scambio di informazioni
  • artefatti: pensati per massimizzare la trasparenza delle informazioni principali
  • eventi: che servono a creare regolarità, sincronizzare le attività e ridurre la necessità di incontri non definiti.

Abbiamo poi anche la metodologia Kanban, la più semplice e intuitiva delle metodologie Agile.
È basata sull’utilizzo di una lavagna per organizzare e gestire visivamente i processi di sviluppo e le sue variabili. Per utilizzare la metodologia Kanban occorrono:

  • una lavagna: su cui disegnare una tabella con tre colonne. La prima denominata To Do contiene i compiti da completare, la seconda In Progress contiene le attività che sono in elaborazione, la terza Done contiene le attività già concluse
  • post-it o cartoncini di diversi colori, rappresentano le attività e in genere sono raggruppati per il tipo di attività che il team esegue
  • pennarelli colorati.  

Il vantaggio di questo metodo è offrire una rapida organizzazione e un costante monitoraggio dei processi di sviluppo.

In generale la metodologia Agile è diventata molto popolare e largamente adottata perché offre moltissimi benefici.
Tra i più apprezzati ci sono:

  • maggiore flessibilità
  • maggiore produttività
  • maggiore comunicazione e trasparenza
  • feedback costanti
  • riduzione degli sprechi
  • tempi di consegna più rapidi
  • maggiore coinvolgimento e soddisfazione del cliente.